Beppe Grillo ha rifiutato di rispondere ad un’intervista differita di Alessandro Gilioli de l’Espresso. Gilioli pubblica quella che è diventata la non intervista e nasce un blogcaso.
Probabilmente Grillo ha perso un occasione per parlare al di fuori dei propri schemi, ma pur rispettando le opinioni di tutti, mi sento più vicino a quella espressa da Massimo, che dice:
Io, sinceramente, non me la sento di condannare Grillo. Non perchè lo ami particolarmente, quanto perchè mi pare che abbia tutto il diritto di rifiutare un’intervista senza che per questo siano tratte conclusioni – quantomeno – affrettate. Come il giornalista ha diritto di non pubblicare una notizia poco interessante, Grillo ha il diritto di scegliere se, come, quando e dove apparire.
Questo mi sembra, più semplicemente, un caso in cui una non intervista è assurta a notizia. O a non notizia, fate voi… secondo me, in questo periodo, sono ben altri i rifiuti di cui ci si dovrebbe preoccupare.
DARIO BONACINA 
aghost
11 gennaio 2008 at 09:09
assolutamente d’accordo. Ora sembra che rifiutare un’intervista a l’Espresso sia quasi un delitto di lesa maestà. Il che è grottesco se pensiamo che per anni Berlusconi ha rifutato e rifiuta tuttora confronti seri, limitandosi ai soliti comizi da vespa, “assistito” da giornalisti sempre molto rispettosi.
Quindi di che stiamo parlando?
olindo
11 gennaio 2008 at 11:48
anch’io sono d’accordo al 250%.
aggiungo solo che grillo avrebbe forse fatto meglio a rifiutare l’intervista fin dall’inizio… quanto rumore in meno!
massimo cavazzini
11 gennaio 2008 at 15:23
Eh eh, per gli scherzetti che ha fatto l’Espresso/Gilioli (intendiamoci, come qualsiasi altro giornale/giornalista che fa il suo mestiere) in passato…
Andrea D'Ambra
11 gennaio 2008 at 16:40
D’accordissimo con te Dario