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Il risveglio delle Authority

14 Mag

E’ bellissimo assistere a scontri come quello di oggi tra Antitrust e Agcom. Avete presente la rimodulazione tariffaria annunciata da Wind per il piano tariffario Wind 10?

Riassumo in sintesi per chi si fosse perso qualche puntata: dopo l’abolizione dei costi di ricarica, qualche operatore ha dovuto pensare a come recuperare l’introito perduto. Fra le molte idee, lanciate e ritirate, è rimasta quella di Wind, che ha deciso di imporre nuove condizioni economiche ai clienti del piano tariffario Wind 10 (=10 centesimi al minuto), trasformandolo in Wind 12 (=indovinate? sì, 12 cent al minuto, e non solo).

Dopo qualche settimana, in cui Antitrust e Agcom hanno preso nota del fatto e indagato, oggi arriva – come l’ha definita Aghost – la mazzuolata dell’Antitrust:

“Gli utenti di telefonia mobile ai quali viene comunicata la modifica unilaterale dei piani tariffari devono poter avere immediatamente la portabilità del numero telefonico presso un altro operatore, con il riconoscimento del credito residuo“.

Mettiamo da parte il fatto che una celere portabilità dovrebbe essere la norma, così pure il recupero del credito residuo. L’Antitrust, oltre a fissare questa regola (di cui si dovranno meglio specificare le modalità attuative) ha fatto fare all’Agcom una pessima figura, evidenziandone la pachidermica lentezza: il Garante della Concorrenza e del Mercato, subissato dalle segnalazioni dei consumatori,

ha deciso di inviare le segnalazioni dei consumatori all’Agcom per gli interventi di sua competenza e ha dato incarico al presidente Antonio Catricalà di scrivere al ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, per informarlo delle questioni sollevate dai consumatori.

Come a dire: “Io quello che potevo fare l’ho fatto, adesso la patata bollente tocca all’Agcom , visto che finora non si è mossa”. E subito, con una rapidità che nemmeno un falco pellegrino avrebbe potuto emulare, è arrivata la risposta dell’Agcom, punta sul vivo. Ma più del comunicato stampa, sono i commenti che fanno capire il clima che si respira. Dalle news AGI:

(AGI) – Roma, 14 mag. – Una “deriva demagogica”, un “colpo di teatro” e la “messa a rischio di tanti posti di lavoro”: questa la secca reazione che trapela dagli uffici dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, alla decisione dell’Antitrust, resa nota oggi, sui telefonini, in particolare sulla portabilita’ del credito residuo. “Un colpo di teatro – questa la tesi sostenuta dall’Agcom – che finisce con il danneggiare gli operatori di telefonia mobile piu’ piccoli, Wind e H3G. Il primo non fa mistero di vedere a rischio i propri livelli occupazionali e potrebbe essere costretto a ridurre il personale. Per il secondo la situazione e’ anche peggiore. Un accanimento che puo’ turbare la concorrenza e portare il mercato nelle mani di due soli gestori, quelli con le ‘spalle’ piu’ larghe, e penalizzare proprio gli operatori che avevano portato avanti una politica tariffaria ‘al ribasso’, concludono all’Autorita’. (AGI) Luc 141842 MAG 07 NNNN

Sembra di assistere al confronto tra due candidati politici al ballottaggio. Ma di certo utenti e consumatori preferirebbero vedere questa solerzia tradotta in regole e provvedimenti, e non in comunicati stampa di difesa.

 
2 commenti

Pubblicato da su 14 Maggio 2007 in Mondo, news

 

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2 risposte a “Il risveglio delle Authority

  1. aghost

    15 Maggio 2007 at 06:49

    c’e’ poi da osservare una cosa che mi pare davvero grottesca: NON è compito dell’Agcom “tutelare” i posti di lavoro di wind o chicchessia.

    Ma qui in italia abbiamo le authority che invece di pensare a stabilire regole chiare e soprattutto a farle rispettare, si preoccupano ieri di “non far perdere quote di mercato al monopolista” oggi di tutelare l’occupazione dei piccoli gestori di telefonia mobile. Cioè fanno tutto tranne quello che dovrebbe essere il loro compito primario.

    Ma allora lo si dica chiaro, si ritorni ai lavori “socialmente utili”: aumentiamo pure le tariffe perché i gestori devono guadagnare e perché la gente deve lavorare. Ma che mercato è questo?

     
  2. Andrea D'Ambra

    15 Maggio 2007 at 09:08

    Infatti, sembra il sindacato degli operatori di TLC l’Agcom piu’ che un’Authority di Garanzia! Finora ha solo fatto molte, troppe chiacchiere e pochi fatti…